S.M.I. Italia, Pili Stella a FS24: "Giovani? meglio un'esperienza all'estero che una stagione in Eccellenza"

25.07.2013 05:12 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
S.M.I. Italia, Pili Stella a FS24: "Giovani? meglio un'esperienza all'estero che una stagione in Eccellenza"

Sopravvivere nella giungla del mercato non è facile per i giovani procuratori, quindi, armati di ingegno e buona volontà c'è chi si organizza per emergere in un contesto economico sempre più precario. La Sport Managers International è una società composta da professionisti che attraverso un’ articolata rete di contatti si pone come interfaccia tra i singoli procuratori e le società professionistiche.

Ai microfoni di footballscout24.it è intervenuto Alessio Pili Stella,  avvocato sportivo e referente per l’Italia della S.M.I.

Vi proponete come intermediari, più che acquisire procure in prima persona. Perchè questa scelta?

Diciamo che non è proprio una regola ma per quanto concerne l’Italia siamo più propensi ad attuare questa strategia per entrare in contatto con i dirigenti sportivi in modo più facile, in primis perché quello italiano è un mercato, nel quale ci siamo affacciati da poco, avendo operato finora principalmente all’estero e in secondo luogo per ovviare in qualche modo alla piaga, così la definisco, di liberalizzazione incontrollata delle licenze, concesse oggi con troppa facilità. Basti pensare agli esami di stato di qualche anno fa, in cui superava la prova d’esame solo il 5% circa del totale dei candidati! Oggi la media di passaggio è pari al 15-20%. C’è da chiedersi se siamo di fronte a nuovi agenti con menti brillanti e super preparate oppure semplicemente, a danno della professione , il livello di difficoltà dell’esame si è miseramente abbassato; tra l’altro la laurea non è più necessaria .

Avete contatti frequenti con il Ghana, l'est Europa, Cipro e la Spagna: si stanno aprendo nuove frontiere per i calciatori italiani?

Sono contatti che manteniamo principalmente per operazioni in entrata: le richieste economiche da parte dei calciatori sono più basse quindi è più facile proporli ad ingaggi più contenuti. Per quanto riguarda i calciatori italiani, personalmente sono favorevole ad esperienze in altri Paesi, anche in campionati minori pur sempre da professionista, piuttosto che accontentarsi di una stagione in Eccellenza. 

Organizzate stage in Sudamerica, in che modo si sviluppano e chi vi partecipa?

la struttura S.M.I. del Sud America è molto attiva da anni in questo campo: vengono organizzati stage in collaborazione con alcuni club professionistici. L’intento principale è quello di monitorare le aree in cerca dei giovani più interessanti, anche se oggi considero l’Africa un nuovo grande bacino
 

Tra i paesi emergenti dove ancora i club italiani potrebbero fare affari interessanti?

Direi che è il caso per il futuro di guardare un po’ più verso Oriente

Approvate la mossa del Parma che ha reso il Nova Gorica una specie di satellite transfrontaliero? E' questo la soluzione per rendere più competitivi i club medi italiani?

Ritengo sia una mossa che porterà buoni risultati, e poi credo che una dirigenza esperta come quella del Parma abbia in mente una strategia molto chiara e precisa in questo senso

Lavorate molto nella categorie dilettantistiche, perchè lo scouting dei top club trascura i ragazzi di D ed Eccellenza?

Il mercato di D e di Eccellenza è ricco di giovani talenti italiani e i club professionistici sono molto attenti nel monitorare i giovani più promettenti. Considerato il livello di competitività di questi  campionati direi che non è propriamente un mercato trascurato, anzi in questo modo si può capire se un giovane possa essere pronto o meno per confrontarsi con giocatori più esperti

Tra i tanti giocatori che vi vengono proposti puo' farci tre nomi su cui scommettere?

Tre nomi di cui credo si sentirà parlare nei prossimi anni: Niccolò De Iuliis classe 98, Marko Dabro del 19997, Arthur Stephen del 1996