Andy Polo, sedotto e abbandonato dal Genoa. E adesso l’Inter…

L’Italia ti chiama, ti seduce e ti abbandona. Poi, ti da un’altra opportunità. Si chiude una porta, si apre un portone. Questa è la storia di Andy Polo, ragazzino di Lima, uno che in Perù ha fatto stropicciare gli occhi a tutti sin da quando era un bimbo. Talento allo stato puro, senso del gol, un attaccante nato. Peruviano purosangue, dall’età di 10 anni è diamante grezzo dell’Universitario. Lo crescono, coccolano, convinti della qualità di Andy. Uno che già dai tornei giovanili fa capire di saperci fare. Fino all’exploit, Sudamericano Sub 17 del 2011, Andy ha 17 anni ancora da compiere, prestazioni importanti per una vetrina importante. Con il Perù, Polo conquista tutti. Anche mister José Guillermo del Solar che lo convoca in prima squadra nell’Universitario. E nell’aprile del 2011 – ancora 16 anni sulla carta d’identità – Andy Polo debutta al Monumental da subentrante. Per il primo gol basta aspettare un mese. Maggio, Universitario contro Cienciano del Cuzco, Polo segna con il primer equipo e intanto fa vincere la Libertadores Sub 20 alla squadra giovanile. Numeri da talento vero, mezza Europa sempre in tribuna per seguirlo, accostamenti a Samuel Eto’o ovunque. Il Perù si coccola la sua stellina. Che nel gennaio di 2012 viene improvvisamente bloccata da una società italiana. Il Genoa del presidente Preziosi mette le mani su Andy Polo, succede spesso con baby talenti così: in molti li seguono, poi c’è chi non perde tempo e sceglie l’investimento immediato. Detto, fatto. Valigie pronte, volo diretto e Polo sbarca in Italia. Il tempo di firmare il contratto e si torna in Perù, prima di settembre – al compimento dei 18 anni – in Italia non può arrivare, lo status da extracomunitario lo impedisce. Prestito annuale all’Universitario, parcheggiato a casa sua aspettando di riportarlo a Genova. Ma Andy non è più lo stesso. Si monta la testa, convince poco, spesso è discontinuo. Fino a che – nel gennaio del 2013, un anno dopo – il Genoa fa marcia indietro e annulla l’operazione. L’Universitario è furioso, Polo non vuole più restare. E nel braccio di ferro prende una posizione dura: risoluzione del contratto. Su di lui, si tuffa immediatamente nello scorso marzo l’Universidad de San Martin. L’Odissea di Andy Polo continua, per tesserarlo serve l’ok della Camera di Conciliazione che arriva in aprile, le battaglie legali intanto vanno avanti. Dopo ventotto partite e quattro gol in prima squadra con la U de San Martin, per Andy Polo arriva un’altra chiamata dall’Italia. Qualche giorno fa, a sorpresa. C’è l’Inter, posto da extracomunitario libero e l’idea di investire su questo ragazzo come scommessa. L’Eto’o peruviano è un’idea che intriga da subito, contratto depositato al 31 gennaio e una nuova storia da scrivere. Andy Polo è ancora giovane, l’Italia lo richiama e lo seduce ancora. Questa volta, si spera, senza abbandonarlo.