Sassano, presidente ROI: "Osservatori? Figc deve fare di più"

Oggi per la nostra rubrica "A tu per tu con..." vi facciamo conoscere il Presidente di R.O.I. Italia Matteo Sassano. "La R.O.I. Italia - ci spiega Sassano - è nata nel giugno del 2011 con l’obiettivo di raggruppare al suo interno dirigenti, osservatori ed allenatori col fine di dare un contributo migliorativo al calcio. La società si divide in R.O.I. Italia che è un’associazione di osservatori calcistici con affiliazione previa la partecipazione ai corsi di osservatore calcistico R.O.I. Italia; e R.O.I. Italia Sports & Management che è una società direttamente collegata al progetto dell’associazione R.O.I. Italia a differenza che questa si occupa di consulting, scouting e management calcistico". Poi Matteo Sassano si sofferma sulla localizzazione di questa attività: "Ad oggi il migliore riscontro si è avuto nel centro Italia ma al sud si sta iniziando a prospettare qualcosa. Abbiamo organizzato 2 corsi sulla figura dell’osservatore calcistico in Sicilia ed abbiamo avuto un riscontro sufficiente. Adesso stiamo lavorando per organizzare un corso a Torino o Roma ed stiamo progettando l’organizzazione di un corso fuori dall’Italia col fine di esportare il nostro marchio anche all’estero". Sulla figura dell'osservatore tanto si è detto, ma ancora poco si è fatto e in merito il Presidente di R.O.I. Italia ha le idee chiare: "La figura dell’osservatore calcistico è l’unica figura nel mondo del calcio a non essere riconosciuta ufficialmente dalla FIGC e dal sistema giuridico italiano. In Italia si deve tenere in considerazione che dietro a giocatori del calibro di Balotelli o altri, non c’è solo il Raiola di turno ma c’è anche un osservatore calcistico che ha scovato il talento prima di tutti. Penso che la FIGC dovrebbe fare di più e noi, con la nostra associazione, gli stiamo dando la possibilità di accogliere la richiesta di riconoscimento della suddetta figura".
In conclusione uno sguardo al calcio siciliano con le quattro realtà importanti della nostra terra, le consolidate Palermo e Catania e le emergenti Trapani e A.C.R. Messina: "Ci sono due personaggi importanti nel panorama calcistico siciliano e sono sicuramente Lo Monaco e Boscaglia. Lo Monaco ha fatto grande il Catania e penso che gran parte dei risultati dei rossoblù in questa stagione siano una sua eredità, sarebbe un’eresia dire l’opposto. A Palermo ha lasciato dei buoni giocatori e penso che la colpa lì sia di Zamparini che poteva anche evitare di stravolgere l’organico in corso inserendo Lo Monaco al posto di Perinetti che penso avrebbe fatto meglio perché conosceva la squadra già da prima. Oggi il futuro di Lo Monaco è il Messina, lui sta facendo bene ma il pubblico messinese non gli sta dando il giusto sostentamento (Forse anche per colpa del bipolarismo creatosi in D con le squadre messinesi), il prossimo anno sarà sicuramente Lega Pro II divisione. Parlando del Trapani il merito è in gran parte di Boscaglia che è riuscito a costruire una squadra forte ed ha sfiorato la promozione già la scorsa stagione.Vedremo se il Trapani sarà in serie B la prossima stagione, ma vedremo anche - conclude Sassano - se Boscaglia sarà a Trapani visto che il Palermo, grazie a Perinetti, ha un accordo di massima con lui in vista della prossima stagione".