Le caratteristiche di un match analyst
Spesso si parla di scout ed osservatori, di diversa estrazione e cultura, ma quali devono essere le reali caratteristiche di un match analyst?
La risposta a questa domanda, come molte altre che riguardano la match analysis, non può essere immediata e soprattutto può essere soggetta a differenti interpretazioni oltre che a differenti valutazioni. Oltre alle competenze tecniche, che diamo per scontate e da valutarsi caso per caso, sicuramente ad un match analyst non possono mancare le seguenti qualità:
Interdisciplinarità: non solo di competenze tecniche calcistiche può vivere il match analyst di oggi; essere in grado di padroneggiare con semplicità strumenti informatici e sistemi di video-editing è una delle caratteristiche che, in primis, possono farvi fare il salto di qualità nel settore. Non è un caso, infatti, che i corsi registrati e finanziati dalla federazione vertano anche su questo aspetto focale.
Personalità: bisogna essere in grado, se la situazione ci comporta a farlo, di dire la verità al proprio mister; se riteniamo che la scelta che sta prendendo è completamente sbagliata o poco oculata non bisogna aver paura di farglielo presente. Teniamo, però, sempre presente che non siamo allenatori; questo aspetto ci deve indurre a fungere da suggeritori e non da impositori delle nostre informazioni. Proprio per questo motivo insieme alla personalità anche la diplomazia è una delle caratteristiche da non sottovalutare per un ottimo match analyst.
Obiettività: Ognuno di noi vive di calcio, aspetto che può indurci a volte a dover valutare anche la propria squadra del cuore o del nostro paese/città, la squadra con la quale siamo cresciuti e con la quale, magari, abbiamo anche sognato. Non è semplice rimanere obiettivi in fronte a chi ha animato i nostri pensieri; essere in grado di valutare con oggettività ed obiettività una formazione a noi molto simpatica non è lavoro semplice, richiede anzi un impegno ed un’esperienza notevoli. Pari dicorso vale anche per le squadre che a noi stanno molto anticipatiche; valutarle da “formazione come le altre” sarà un esercizio che riuscirete a finalizzare solo con il tempo.
Umiltà: per parafrasare un motto di indubbia notorietà “Nessuno nasce imparato!”. Applicarsi giorno dopo giorno nell’attività di match analysis imparando il proprio ruolo e migliorando le proprie competenze sono il primo passo per la formazione di un vero match analyst. Dobbiamo imparare ad essere noi i primi critici di noi stessi.
Divertimento: prendere la match analysis come un lavoro deve essere la via da seguire, ma lavorare divertendosi ci porterà a conseguire risultati altrimenti irragiungibili. Applicatevi e divertitevi durante ogni partita, sperimentate, ricercate, siate ricchi di innovazione e creatività; solo in questo modo potrete diventare dei match analyst di alto livello.
Vi sentite di aggiungere qualche altra caratteristica che ritenete importante per diventare un match analyst? Commentate l’articolo, aspettiamo le vs.opinioni.